L'arte della guerra: un sacrifico di regina di Mikhail Tal


Mi è capitato di rivedere recentemente una famosa partita di Mikhail Tal.
È una partita che non ha bisogno di analisi o di spiegazioni.
Un’opera d’arte parla da sola, ti colpisce al cuore, ti fa provare delle emozioni che nascono dal di dentro. È con una partita come questa che capisci che gli scacchi non sono solo un gioco.

Cercando su internet, ho cercato di ricostruire il contesto di quella partita. E come al solito, quando si parla di Tal, ne è venuto fuori un aneddoto curioso. Un bel ricordo di uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi: Mikhail Tal (1936-1992).

[Event "WchT U26 fin-A 05th"]
[Site "Varna BUL"]
[Date "1958.07.??"]
[Round "2"]
[White "Milko Bobotsov"]
[Black "Mikhail Tal"]
[Result "0-1"]
[ECO "E81"]

1.d4 Nf6 2.c4 g6 3.Nc3 Bg7 4.e4 d6 5.f3 O-O 6.Nge2 c5 7.Be3 Nbd7 8.Qd2 a6 9.O-O-O Qa5 10.Kb1 b5 11.Nd5 Nxd5 12.Qxa5 Nxe3 13.Rc1 Nxc4 14.Rxc4 bxc4 15.Nc1 Rb8 16.Bxc4 Nb6 17.Bb3 Bxd4 18.Qd2 Bg7 19.Ne2 c4 20.Bc2 c3 21.Qd3 cxb2 22.Nd4 Bd7 23.Rd1 Rfc8 24.Bb3 Na4 25.Bxa4 Bxa4 26.Nb3 Rc3 27.Qxa6 Bxb3 28.axb3 Rbc8 29.Qa3 Rc1+ 30.Rxc1 Rxc1+ 0-1


Siamo nel 1958 a Varna, in Bulgaria. Campionato del mondo a squadre U26: si gioca l’incontro URSS-Bulgaria.

Il giorno prima Mikhail Tal, dopo aver terminato la sua partita ufficiale, giocò in pubblico una serie di partite lampo a 5 minuti, una dopo l’altra con Nikola Padevsky, tutte con il nero, in modo da giocare sempre la stessa scoppiettante e divertente variante. Una variante in cui il nero sacrifica con incurante spavalderia la regina per due pezzi leggeri, senza alcun solido compenso, ma con grande divertimento per i giocatori e per gli spettatori. Di quelle partite, Tal ne vinse alcune e ovviamente ne perse altrettante, giocando sempre con svantaggio di materiale. Era una sorta di handicap che concedeva all’avversario per celebrare le proprie doti combinative ma soprattutto per divertirsi e rilassarsi tra le risate dei presenti. C’era molta allegria intorno a lui e tanti spettatori sorridevano di quelle assurde partite tra Tal e Padevsky, commentando che la temerarietà e l’euforia delle mosse a cui assistevano non si sarebbe potuta ripetere in partite “serie” a tempo lungo. Tra loro c’era anche il bulgaro Milko Bobotsov che il giorno seguente avrebbe incontrato proprio Tal in partita ufficiale.

Arriva il giorno dell’incontro URSS-Bulgaria. La partita si apre con una est indiana: le prime mosse sono giocate fulmineamente da entrambi i giocatori. Bobotsov era curioso di vedere cosa aveva preparato Tal e dopo poco si raggiunse sulla scacchiera proprio la posizione delle partite lampo del giorno precedente. Bobotsov gioca il suo cavallo in d5 in attesa di una replica seria dell’avversario, certo che Tal non avrebbe potuto permettersi di giocare con un handicap anche in partita di torneo. Bobotsov era sicuro e per nulla intimorito.
Tal, con calma, afferra il suo cavallo e cattura quello dell’avversario, lasciando in presa la sua regina. Proprio come nelle baldanzose partite lampo del giorno prima.
Bobotsov non credeva a suoi occhi.
Fece un piccolo, imbarazzato sorriso e catturò la regina.

Il resto della partita durò una ventina di mosse ma fu un solo giocatore il protagonista.
Fosse stata una partita di calcio si sarebbe detto che si giocò a una porta sola.
Quella di Bobotsov.


“Quando muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna.” -SUN TZU

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